
MILAN, ITALY - DECEMBER 01: Keisuke Honda of AC Milan salutes the fans at the end of the TIM Cup match between AC Milan and FC Crotone at Stadio Giuseppe Meazza on December 1, 2015 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
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Keisuke Honda torna a lanciare bordate all’indirizzo della dirigenza del Milan: come se non fossero bastate le settimane di panchina che seguirono una precedente intervista rilasciata ai media giapponesi. A quanto pare, il centrocampista nipponico ha personalità e coraggio da vendere, poiché questa nuova uscita potrebbe costargli oltre che il posto in squadra, addirittura una cessione nel mercato di gennaio, della quale di tanto in tanto si è parlato anche nelle precedenti settimane.
Parlando a Kyodo News, Honda è un fiume in piena e condanna l’abitudine della società ad allontanare troppo facilmente gli allenatori:
“Sapevo che la squadra attraversava un momento difficile quando sono arrivato. Mi ha voluto Allegri fortemente – racconta – , ma le cose erano destinate persino a peggiorare. Avevo buone intenzioni, volevo dare una mano per migliorare me stesso e la squadra, ma gli allenatori sono stati sempre esonerati”.
Secondo il nazionale nipponico, uno dei più grandi errori commessi dalla società rossonera, è stato quello di fare incetta in questi anni di nomi altisonanti a fine carriera: gente che magari è servita per placare la folla, ma che in campo aveva ormai ben poco da dare.
“In passato – continua – sono arrivati giocatori come Kakà, Robinho, Balotelli, Torres, tutti ottimi calciatori. Ma non basta acquistare un campione, a fine carriera magari, per pensare di risolvere tutto”.
Insomma, il futuro prossimo per i rossoneri non è affatto roseo, poiché, prosegue Honda “sulla carta il Milan avrebbe tutto per tornare a essere grande, è una società prestigiosa e dalla grande tradizione. Ma che ciò avvenga mentre io sono ancora qui credo sia dura”. Insomma, la strada del club milanese rimane in salita secondo l’ex CSKA Mosca e prima che i rossoneri possano tornare la squadra schiacciasassi di un tempo, potrebbero volerci ancora diverse stagioni. LA società farà passare queste dichiarazioni in cavalleria?